Dudeismo o barbarie




Se Trump fosse dudeista, coi messicani ci giocherebbe a bowling invece di pensare a costruire muri tra la California e il Messico. Se fosse dudeista ci sarebbe un mega tappeto ovale alla Casa Bianca. Potrebbe organizzare party molto esclusivi sul giardino presidenziale, magari invitare i Metallica e fare il tecnico del suono per loro!

Se Marine Le Pen fosse dudeista, avrebbe la mente flessibile e, invece di vomitare odio razzistico e nazionalismo novecentesco, penserebbe a slogan alternativi molto sfiziosi. Che so, invece di "Dio, Patria e Famiglia" opterebbe per un più consono "Fottiti, Lasciami in pace e Vaffanculo". Invece di chiudere le frontiere e cacciare gli immigrati, la Le Pen li prenderebbe come vengono. Insomma, sarebbe una Signora Molto Speciale, ecco.

Se al-Baghdadi fosse dudeista, la pianterebbe di essere un musulmano nichilista (visto quanto sia faticoso essere nichilista). Il suo Isis diventerebbe una sorta di Real Madrid del bowling e i suoi militanti cercherebbero di decapitare birilli invece che poveri cristi. Se fosse dudeista, oltre alla barba si farebbe crescere anche i capelli, indosserebbe un paio di occhialoni neri e si farebbe uno spinello, eh. 

Se Putin fosse dudeista, di fronte ad ogni attentato farebbe come diceva Lenin: "Tu cerca la persona che ne trae beneficio, e..., e... insomma...". Invece di allenarsi nel judo, si allennerebbe nel Tai Chi, su un bel tappeto che desse un tono a tutto il Kremlino. Quando va in Siberia a caccia di orsi, ci andrebbe con la consapevolezza che a volte sei tu che mangi l'orso e altre volte è l'orso che mangia te.

Se Kim Jong-un fosse dudeista, lancerebbe freccette invece di missili, farebbe esperimenti con le marijuana invece che col nucleare, e soprattutto la pianterebbe di pettinarsi come un reduce del Vietnam di religione ebraica che usa il plurale maiestatis ed è pronto a scatenare una guerra nucleare non appena qualcuno superi leggermente la linea perchè gli è scivolato un po' il piede!

Questi pochi, piccoli esempi dimostrano una verità inconfutabile: se il Mondo fosse in mano ai dudeisti, sarebbe un fottutissimo posto spettacolare dove vivere! L'umanità si trova di fronte ad un bivio: dudeismo o barbarie. E non è uno spare...

Quali sono gli sport dudeisti?



Cominciamo sfatando un mito: il dudeismo non è sinonimo di pigrizia. O meglio, noi dudeisti non siamo soltanto pigri, ma abbiamo anche tantissimi altri pregi. Ad esempio sappiamo tenere botta come manco uno stoico riesce più a fare, seguiamo la corrente e prendiamo per culo gli storioni, sappiamo prenderla come viene (basta che venga...).
Per questo motivo non dovete stupirvi del fatto che esistano discipline sportive che possono fregiarsi del titolo di "sport dudeisti". Sono sport particolari, non molto faticosi, decisamente divertenti e, molto spesso, rilassanti, e fanno bene soprattutto a chi li pratica in compagnia di amici e di qualche buon boccale di birra. Evito di parlare degli innumerevoli giochi di carte che appassionano noi dudeisti, come evito di citare gli scacchi e la dama: non perché non siano sport dudeisti, ma perché dedicherò agli sport "da tavola" un post apposito, entro la prossima era geologica.
Parliamo di sport, di ciò che è classificato come "sport" da innumerevoli federazioni sportive e, in qualche caso, persino dal comitato olimpico nazionale.


Bowling
E' lo sport dudeista per eccellenza. Una metafora della vita, fatta di strike e di palle in corsia. E di tanti spare, se lo vogliamo. E' perfetto per una serata tranquilla tra amici o con qualche Donna Molto Speciale, con cui scommettere una birretta o un white russian. Purtroppo bisogna indossare le scarpette per scendere in pista: le nostre amate pantofole non sono ammesse. E' altresì consentito giocare in accappatoio. Non è importante vincere, ma tenere botta e prendersela come viene.


Tai Chi
La "boxe della suprema polarità" è un'arte marziale con gli occhi a mandorla ideale per mantenere il corpo e soprattutto la mente molto flessibili. Si compone di Cinque Azioni e di Otto Trigrammi, una serie di posizioni che prendono il nome di Passi, sette o otto Stili, un paio di Spinelli e una Birra post allenamento. Necessita di un paio di scarpette da Tai Chi, vestiti comodi e, se siete nel chiuso del vostro salotto, è consigliato esercitarsi su un tappeto che dia una tono all'ambiente.


Freccette (Darts)
Sport dudeista a lungo sottovalutato, ma ultimamente in continua crescita. Lo scopo del gioco è lanciare tre freccette e sommare i punti: chi arriva prima a 501 vince. I punti possibili sono da 1 a 20, c'è poi una corona esterna (i "doppi", se la vostra freccia cade li sopra si raddoppia il numero sottostante) e una corona interna (i "tripli", che funzionano come i doppi). Il centro esatto è chiamato Bull, da Bulleye (occhio di bue), e vale 50 punti. Quindi il tiro perfetto, il Bull, non è quello che vale di più. Un po' come nella vita: il lavoro perfetto non è quello in cui si guadagna di più, la casa perfetta non è quella con più metri quadri, ecc...
Ideale per giocare in compagnia, ma ottimo antistress anche per chi gioca da solo. Perfetto se accompagnato da una birra, assicurarsi solo che non passi gente nei paraggi: il rischio di infilzare qualcuno è alto.


Biliardo
Con questo termine voglio indicare sia il biliardo all'italiana (quello coi birilli), sia quello all'americana (la carambola), sia lo snooker...insomma, tutti i giochi che prevedono un tavolo da biliardo, una stecca e qualche biglia. Sport adatto ai dudeisti solitari quanto a quelli più compagnoni. La location, in genere, garantisce la presenza di birra e/o comodi white russian. Per colpire bene la biglia bisogna essere molto flessibili e la biglia va presa come viene.


Calcio Balilla
Gioco dal nome fascista, ma adatto agli antifa e ai fricchettoni. Talvolta può essere faticoso, specie quando si gioca con gente che ritiene una partita di bigliardino paragonabile a una questione di vita o di morte. Pertanto è consigliabile giocare a calcio balilla solo con gente dalla mente (e dalla schiena, vista la posizione) molto flessibile.


Flipper
Uno dei passatempi preferiti delle passate generazioni, è un po' in decadenza. Ciò non toglie che in molti si cimentino ancora in questo "sport dudeista", in cui il massimo sforzo consiste nel premere forte il tasto quando la biglia si sta avvicinando al battitore. Luci e suoni psichedelici consigliano un uso stoned del flipper, magari canticchiando i Creedence Clearwater Revival tra un bonus e l'altro.


Bocce
Gioco inventato dai dudeisti attempati, ma indicatissimo anche per i più giovani. Da fare in spiaggia è uno spasso, a meno che non si faccia nelle ore più calde e sulla sabbia bollente. L'attività invernale è consigliata nei bocciodromi, dove è possibile concedersi anche impegnatissime partite a tressette, briscola o scopone scientifico con dudeisti inconsapevoli della terza età.


Ping Pong (sport estremo)
Come tutti gli esseri umani, anche noi dudeisti abbiamo la distinzione tra sport e sport estremi. C'è chi si lancia col paracadute, chi scala montagne a mani nude, chi scende a tutta velocità a bordo di mountain bike da downhill... noi dudeisti giochiamo a ping pong (altrimenti noto come tennis tavolo). Non potete immaginare quanto sudore, quanta fatica produce una partita di ping pong! E' davvero uno sport estremo per un drugo!

Chi lotta, può perdere...



"Chi lotta, può perdere.
Chi non lotta, ha già perso."
Quante volte abbiamo ascoltato o letto questa affermazione? Due frasi, semplici e brevi: chi decide di combattere, deve sapere che può vincere o perdere; chi si rifiuta di combattere, perde a prescindere.
Ebbene, cari dudeisti, se c'è una cosa che la nostra religione ci insegna è che combattere è (spesso) inutile ed è (sempre) faticoso. Non esiste una lotta che non preveda una fatica, uno sforzo. Ora, fin quando restiamo nel campo del bowling, delle freccette, della carambola, allora parliamo di sforzi accettabili e, quindi, di lotte sportive, possiamo anche combattere. Segnare punti e stare attenti alla linea. Ma se ci chiedete di imbracciare fucili, fare scioperi (della fame o meno), scendere in piazza o altro... beh, venite a prenderci a casa e consentiteci di stenderci in strada, sopra comodi tappeti, di fronte ai poliziotti. Almeno possiamo dare un tono alla carica della sbirraglia!

Se una cosa, una qualsiasi cosa, necessita della nostra lotta per essere realizzata, vuol dire che abbiamo già perso. Se ci va bene, possiamo al massimo pareggiare. Probabilmente, faremmo meglio a cambiare strada. Non vedo in giro rivoluzionari, se non su facebook. I guerrafondai stanno comodamente seduti su poltrone di pelle umana e hanno l'acquario dei dipendenti. Gli scioperi si fanno solo il venerdì e magari durano 4 ore. E adesso volete che io mi tolga le scarpe da Tai Chi e indossi gli anfibi da battaglia urbana? Se volete, portate i tappeti in strada e facciamo un bel flash mob! Ma non chiedetemi di più!
Statemi a sentire, cari drughi: sforzatevi solo per le persone che amate e per le cose che vi fanno star bene. Tutto il resto lasciatelo perdere. E tenete costantemente botta. Perché, come dice il Saggio che scrisse il Ki Tem Muort:
"Chi lotta, può perdere.
Chi non lotta, no."

Trump Non-Finito



acrilico su tela, 30x40
Un esempio di Arte Dudeista, in cui il quadro è privo di particolari (perchè mica possiamo perdere tempo a dipingere occhi, labbra, nasi e sfumature varie...) e l'opera serve solo a dare un tono all'ambiente.
L'Arte Dudeista appartiene alla corrente non nichilista dell'Espressionismo Pop e cose del genere.