Dudeismo e Non Violenza



Il Dudeismo è una filosofia di vita. Non è una religione, nonostante abbia rituali e culti particolari. Non è una ideologia, nonostante inevitabilmente investa la realtà politica e sociale del territorio in cui ogni drugo tiene botta. Per questo motivo, è quasi inevitabile reagire alla contemporaneità, ai temi che l'attualità ci pone di fronte.
In questi tempi di guerre, di Isis, di scontri di piazza, di crisi economica, di scioperi, di terrorismo organizzato e di terroristi solitari, c'è una sola costante che si ripete ovunque: la Violenza. Essa pare essere la sola padrona del Presente, la ragione sociale dell'Oggi. E noi dudeisti, che siamo feriamente rivoluzionari (seppur a modo nostro), non possiamo che schierarci decisamente contro il Sistema e la sua ragione sociale. In che modo? Col più radicale rifiuto della Violenza. Con una Non Violenza attiva, con la disobbedienza.

Ora dovrei continuare con una serie di dotte citazioni sulla Non Violenza.
Potrei ricordare, ad esempio, Martin Luther King: "La non-violenza è la risposta ai cruciali problemi politici e morali del nostro tempo; la necessità per l'uomo di aver la meglio sull'oppressione e la violenza senza ricorrere all'oppressione e alla violenza".
Oppure rinverdire i fasti di Gandhi (il film, non il personaggio, visto che non si hanno prove che abbia mai proferito la seguente frase): "Occhio per occhio, e il mondo resta cieco".
O anche rimembrare gli insegnamenti di Marco Pannella: "Non violenza e democrazia politica devono vivere quasi come sinonimi", intendendo che un sistema non democratico è necessariamente un sistema violento e che, quindi, solo un sistema non violento può definirsi democratico.
Invece no. La scelta non violenta, per noi dudeisti, è una scelta inevitabile: la non violenza è comoda. Pensate a quanta fatica c'è dietro uno schiaffo, un pugno, una manganellata, una frase colma d'odio e di rabbia. Pensate al sudore negli scontri di piazza o nelle "missioni di pace", quelle con cui si esporta la democrazia a suon di pallottole e bombe. Valutate lo sforzo fisico, persino l'allenamento, la preparazione che servono per essere pronti ad azioni di guerra e di guerriglia.
Naaaaahhh. La vita è troppo bella per sprecarla così. Bisogna lottare, per carità. Il sistema fa schifo e va cambiato, anzi va abolito. Ma noi dudeisti dobbiamo farlo a modo nostro. Blocco stradale? Giustissimo, ma facciamolo sedendoci sull'asfalto su comodi tappeti che diano un tono alla manifestazione. Sciopero della fame? Ok, ma almeno scoliamoci un paio di white russian. Marcia di protesta? Va bene, ma facciamola in pantaloncini e pantofole. Con l'accappatoio, se fa un po' freddo. Corteo? Ottima idea, ma non troppo lungo. Flash mob? Splendido! Alzate i birilli, prendete le freccette, montate la rete da ping pong... che si protesta divertendosi!

P.S. non cagate il cazzo con le raccolte firme, le petizioni e obladì obladà, che sono cose inutili!

Uovo o gallina? (Ecce Dude)



Camminavo su una strada polverosa parecchie ore dopo il tramonto. Una puttana zoppa zoppicava sull'asfalto sconnesso di periferia. Una specie di messicano coi baffi stalinisti aveva una chitarra in mano. Probabilmente era uno dei tanti suonatori che bazzicano ogni sera i ristoranti e i locali della movida. Stava accovacciato vicino ad un piccolo cancello. Oltre il cancello, una gallina si muoveva avanti e indietro.
Mi avvicinai, incuriosito e annoiato allo stesso tempo.
- Ola, hermano!
Il tizio si girò verso di me e accennò un sorriso storto, che mise in evidenza lo scintillante giallore dei suoi denti marci. Poi si voltò di nuovo verso la gallina. Io mi appoggiai al cancello, guardando la scena.
E compresi.

"E' nato prima l'uovo o la gallina?". Questa domanda attanaglia filosofi di ogni categoria da centinaia di anni. Non avendo un cazzo da fare materialmente, i filosofi fanno una cosa difficilissima e rarissima: pensano. Riflettono. Contemplano. Si pongono domande, più che cercare risposte. Ma non disdegnano di rispondere a qualche quesito. E quindi, è nato prima l'uovo o la gallina?
Il white russian. E' nato prima il white russian. Ecco la risposta giusta, fratelli drughi! Il "brodo primordiale" di cui si parla in ogni libro di scienza non era altro che un enorme bicchiere di vodka, kaluha e latte, circondato da ghiaccio. Così è nata la vita. Così sono nate le uova e le galline.

E se il vostro interlocutore non si accontenta di questa approfondita spiegazione scientifica, allora ditegli che l'uovo è nato prima della gallina.
Lo sanno tutti. Pure i polli.


Il programma dudeista di Stefano Torre, candidato sindaco di Piacenza



Sono passate poche ore dalla chiusura dei seggi delle Amministrative 2017. 
L'unico risultava che interessava a me, napoletano che vive da dieci anni a Roma, era quello di Piacenza. Perché nella piccola città romagnola si era candidato a sindaco un "dudeista inconsapevole", ovvero una persona con un atteggiamento verso la vita (reso palese dal proprio rivoluzionario programma elettorale) molto simile a quello del Drugo. Probabilmente Stefano Torre, quando ha deciso di candidarsi, non aveva letto il Vangelo secondo Lebowski, ma qualche testo situazionista o qualche articolo del mio concittadino Guglielmo Giannini. Il suo programma politico, comunque, non può che essere una validissima base teorica per il Dudeismo politico:


Realizzare un vulcano a Borgoforte. Basta trivellare fino a raggiungere il magma al di sotto della crosta superficiale terrestre, fare in modo che risalga fino ad una camera magmatica che verrà realizzata pochi chilometri sotto la superficie. Il cono vulcanico crescerà poco per volta fino a diventare alto come il monte Santa Franca e diventerà un importante elemento della piacentinità.
Rendere navigabile il centro storico della città. Scavare canali nelle principali vie del centro storico per renderlo navigabile e poter raggiungere piazza cavalli o piazza Duomo in vaporetto! 
Realizzare il più grande porto mercantile d’Europa lungo il torrente Nure. Si tratta di fare un porto mercantile che arrivi fino a Bettola con banchine su entrambe le sponde per oltre 30 chilometri. 
Realizzare un Vinodotto per distribuire il vino nelle case direttamente dal rubinetto. Vino Bianco, vino Rosso e vino santo. Utilizzando un miscelatore si potrà ottenere anche il rosè. 
Riportare la Formula Uno a Piacenza. Sul circuito cittadino di piacenza ha esordito la Ferrari, e noi riteniamo indispensabile fare in modo di avere un Gran Premio di Piacenza moderno e mozzafiato.
Per renderlo più emozionante faremo anche un tratto a doppio senso di marcia, nel quale i bolidi rischieranno lo scontro frontale. 
Portare il Piacenza Calcio a vincere la champions league. A tale scopo contribuirà il mio amico Bill Gates che, quando sarò sindaco di Piacenza, entrerà nella società in minoranza e portando un sacco di soldi. 
Realizzare a Piacenza un Casinò come a Monte Carlo. La ludo patia diventerà, soprattutto tra gli anziani, una caratteristica di Piacenza, ed il comune deve contribuire a farla crescere. Poi un casinò serve a fare da contorno al gran Premio di Formula uno. 
Istituire la giornata del gratta e vinci, nella quale TUTTI i gratta e vinci venduti saranno vincenti.
Sempre nell’ottica del diffondere la Ludopatia in città, la giornata del Gratta e Vinci potrebbe ottenere risultati eccezionali. 
Distribuire gratuitamente il Viagra ed il Cialis agli over 55 anni. La popolazione anziana potrebbe trarre un grande giovamento dalla distribuzione gratuita di viagra e cialis, in attesa che si riesca ad importare l’aria di Bettola che ha effetti equipollenti. 
Portare a Piacenza la Tour Eiffel. Avendola vinta a Poker, c’è solo da decidere dove metterla, e per questo faremo un referendum popolare. 
Piacenza Indipendente e dotata di un esercito. Il mio amico Vladimir Putin mi presterà uomini e mezzi, soprattutto mi darà i missili balistici per rendere il nostro esercito invincibile. 
Piacenza fuori dall’euro con il Colombo, moneta di Bettola, come conio ufficiale. Avremo una nostra moneta, una nostra banca centrale ed un nostro debito pubblico con il quale finanziare le grandi opere che ci accingiamo a realizzare 
Spostare a piacenza la base spaziale di Baikon Ur. Una Base spaziale a Piacenza è assolutamente fondamentale per garantire lo sviluppo con una prospettiva lungimirante. Tra qualche decennio lo spazio non sarà più un territorio difficile da esplorale, ma diventerà una esperienza quasi quotidiana.
Così ho chiesto al mio amico Vladimir Putin di trasferire a Piacenza la base di Baikon Ur e lui ha accettato entusiasta.
Quando arriveranno gli extraterrestri, e prima o poi arriveranno, saremo in pole position per accoglierli, e Piacenza diventerà il centro mondiale per i rapporti. 
Dichiarare guerra a Parma così impara ad averci rubato il grana, Verdi e a cercare di rubarci la coppa. Diciamolo chiaramente: Parma ha rotto i coglioni! Ci ruba qualunque cosa! Lo ha fatto con il formaggio grana, con Giuseppe Verdi ed ora lo sta facendo con la Coppa e con i Pisarei. Quindi noi, così imparano, muoveremo in armi verso Parma e la conquisteremo. Il mio amico Vladimir Putin mi ha già promesso i missili balistici per attaccare Parma! 
Muovere in armi verso Cremona al grido di DIO MALEDICA LA MOSTARDA. È dal 218 avanti cristo che la rivalità con Cremona contraddistingue la cultura Piacentina, e se c’è qualcosa che più di altre contraddistingue Cremona è proprio la mostarda.
Dio Maledica la mostarda è un urlo di battaglia che rende la guerra degna di essere combattuta. 
Abolire il corpo dei Vigili Urbani. I vigili urbani sono diventati il braccio armato del comune per estorcere denaro ai cittadini!
Abolendoli si risolverà radicalmente il problema! 
Proibire di morire per poter campare fino a 700 anni come Matusalemme. La proibizione di morire è la mia risposta a chi mi accusa di voler seminare morte e distruzione con il Vulcano di Borgoforte.
La gente di Piacenza così vivrà per sempre, e con la distribuzione del Viagra gratis si divertirà da matti fino all’età di Matusalemme! 
Costruire a Piacenza il più grande telescopio del mondo per vedere i marziani. Siccome a me piace anche occuparmi di astronomia, credo che inserire un mega telescopio nel mio programma elettorale sia doveroso! 
Portare a Piacenza il Tower Bridge. Mia cugina Elisabetta lo avrebbe regalato a Bettola, ma ora che corro per Piacenza ha cambiato la sua destinazione. 
Portare Cristiano Ronaldo in biancorosso. Bè … oltre che farmi da testimonial ed aver presentato le firme dei miei sottoscrittore, ha anche promesso di vestire la maglia biancorossa già dal prossimo anno. 
Fare un Parco nella Pertite e ricostruire l’edificio originale, riempirlo di tritolo per farlo brillare ogni anno in occasione della celebrazione del funesto evento.
Il tritolo farà saltare la Pertite ogni anno! E l’esplosione sarà visibile anche da molto lontano, da lodi e da Cremona! L’evento attirerà turisti da tutto il mondo e renderà un sacco di soldi! 
Costruire un muro al confine con Caorso e Pontenure per bloccare extra comunitari e profughi. Dopo aver constatato che la maggior parte dei profughi e degli extracomunitari arrivano a Piacenza transitando da Caorso e Pontenure, abbiamo deciso di costruire un Muro al confine, alto 4 metri e capace di fermare chiunque abbia intenzione di entrare in territorio piacentino.
Ovviamente le spese per la costruzione del muro saranno pagate dai sindaci di Caorso e di Ponte Nure. 
Aggiungiamo una donna Nuda sullo stemma come a Bettola. Lo stemma va svecchiato e reso maggiormente sexy, per questo riteniamo che l’aggiunta di una donna nuda sia necessaria a migliorare l’appeal del nostro stemma.
La modella che verrà utilizzata per la realizzazione del nuovo stemma verrà scelta con un sondaggio su internet.

Ora voi direte: divertente 'sta cosa, ma quanto avrà preso? Trenta voti?
Tenetevi forte. Il compagno dudeista inconsapevole Stefano Torre ha preso 1801 voti, pari al 4.28%! Un risultato clamoroso!
Il futuro è ormai chiaro. Il pianeta è di fronte ad un bivio: Dudeismo o Barbarie!

Un anno da prete



Eh si, è passato un anno esatto da quel 10 giugno 2016 in cui sono stato ordinato Prete Dudeista.
Un anno da dudeista effettivo, quindi con molte pause e tanta, tantissima Kalma.
Non ho ancora festeggiato. Forse lo farò domani. Due tiri a bowling, con moglie e prole. Un paio di birre. Se ci sono le freccette, tento pure qualche 180.

E' stato un anno sfizioso. Difficile, certo, perché tenere botta in quest'epoca storica e in questa sottospecie di Paese chiamato Italia non è certo cosa semplice. Provare a mettere un sorriso dove gli altri mettono il broncio, tentare di non farsi catturare dalla frenesia malata che ha infettato tutti, nel traffico come nelle corsie del supermercato, è davvero tosta.
Io ci ho provato. A volte ho fallito, altre volte (molto più spesso di quanto pensassi) ci sono riuscito. E quindi continuo. Un passo di tai chi alla volta. Fino allo strike definitivo.