Siamo arrivati presto. Mia moglie guidava il passeggino con l'erede più piccolo, io cercavo di tenere a bada l'eccitazione dell'erede più grande. Il bowling di Ciampino era vuoto. Solo una pista occupata. In serata si sarebbe riempito per un torneo, ma alle 18.30 non c'era nessuno. Abbiamo chiesto una pista con le alzate laterali per impedire alla palla di perdersi nei corridoi, adducendo come motivazione il fatto che Federico, il maggiore dei miei figli, avesse meno di sei anni e fosse ancora poco pratico. In realtà, le alzate aiuteranno anche me e mia moglie ad evitare figuracce clamorose, ma questo non ditelo in giro.
Prendiamo le scarpe da bowling: numero 45 per me, 41 per Rachele e 33 per Federico. Il piccolo Manuele, un anno e mezzo di tenerezza e cinque dentini in bocca, stava comodamente seduto nel passeggino, ma appena siamo arrivati sulla pista è voluto scendere. Giustamente, aggiungerei: la novità del bowling era troppo ghiotta per non farsi un giro tra le piste e provare a prendere qualche palla. Nell'arco della serata dovremo rincorrerlo parecchie volte e acchiapparlo in tempo, per evitare che vada a fare amicizia coi birilli...
Il primo a tirare sono io. Palla da 13 kg. Rincorsa, tiro... baam, dolore incredibile al pollice. Ok, abbiamo capito: data la condizione delle mie dita, meglio scendere di un chilo e prendere una palla con le dita più strette e più vicine. Eppure io ci sono andato a fare la radiografia alle mani, ma il dottore (o quel cane col grembiule bianco travestito da dottore) mi ha detto che non ho niente. Nessun problema. Dita de fero, come dicono a Roma.
Secondo a tirare, Federico. Lancio della palla che quasi sfonda la pista. Federico, a papà, la palla va fatta scorrere... non va lanciata! Piegati sulle gambe e tira, così! Beh, vi dico solo che in due partite farà 163 punti. Risultato di tutto rispetto per un bambino di nemmeno sei anni!
Rachele è l'ultima a tirare. Sta in forma, si capisce dai primi due tiri: SPARE! A fine serata sarà lei a vincere, con quasi 200 punti e nonostante abbia lasciato qualche tiro a Federico, il quale, preso dall'eccitazione, ha chiesto di poter tirare anche quando non fosse il suo turno!
Dopo due partite, ci siamo accomodati ad un tavolo e abbiamo cenato. Pizza, fritti, coca cola e una bella birra da 66 che dà un tono a tutta la cena. Intanto era cominciato il torneo e ho potuto apprezzare qualche bel giocatore di bowling. Giocatori seri, con le divise e tutto l'armamentario di tiri ad effetto. Terminata la cena, ci siamo fatti un paio di partite di calcio balilla giusto per far cominciare la digestione e poi siamo tornati a casa.
Che dire... una serata fantastica. Coi ritmi giusti, come piace a me. Senza frenesia e senza monotonia. Il bowling è davvero un grande sport. Ideale per bambini e adulti, perfetto per giocare in famiglia o con gli amici. Infatti ci siamo ripromessi di tornare al Mondial Bowling di Ciampino quanto prima, visto che abitiamo a cinque minuti di distanza.
Ci si vede, guagliù.
Rachele è l'ultima a tirare. Sta in forma, si capisce dai primi due tiri: SPARE! A fine serata sarà lei a vincere, con quasi 200 punti e nonostante abbia lasciato qualche tiro a Federico, il quale, preso dall'eccitazione, ha chiesto di poter tirare anche quando non fosse il suo turno!
Dopo due partite, ci siamo accomodati ad un tavolo e abbiamo cenato. Pizza, fritti, coca cola e una bella birra da 66 che dà un tono a tutta la cena. Intanto era cominciato il torneo e ho potuto apprezzare qualche bel giocatore di bowling. Giocatori seri, con le divise e tutto l'armamentario di tiri ad effetto. Terminata la cena, ci siamo fatti un paio di partite di calcio balilla giusto per far cominciare la digestione e poi siamo tornati a casa.
Che dire... una serata fantastica. Coi ritmi giusti, come piace a me. Senza frenesia e senza monotonia. Il bowling è davvero un grande sport. Ideale per bambini e adulti, perfetto per giocare in famiglia o con gli amici. Infatti ci siamo ripromessi di tornare al Mondial Bowling di Ciampino quanto prima, visto che abitiamo a cinque minuti di distanza.
Ci si vede, guagliù.
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