Se vi facessi la domanda "cosa beve il Drugo?", sicuramente mi rispondereste che il Nostro adora il white russian e, in secondo ordine, la birra. Ragion per cui le due bevande sopra citate sono diventate il riferimento per ogni dudeista sulla faccia della Terra.
Ma se vi chiedessi "cosa mangia il Drugo?", sarebbe molto più difficile rispondere. E dobbiamo poi considerare il fatto che un dudeista italiano, come è il caso mio, sarà abituato ad una cucina e a prodotti diversi da quelli di un dudeista giapponese o brasiliano. E tutti noi, probabilmente, mangeremo e cucineremo cose diverse da quelle del Lebowski californiano.
Il post che state leggendo, quindi, vuole inaugurare una serie di ricette gastronomiche adatte ad un dudeista italiano, ma che - data l'internazionalizzazione della cucina italiana - può tranquillamente appartenere anche alla tradizione culinaria di un dudeista europeo o extraeuropeo.
Partiamo dai principi:
Quali devono essere le caratteristiche di una cucina dudeista?
Tutto ciò che è dudeista deve rispondere alla suprema Legge della Kalma. Quindi la cucina dudeista deve essere , innanzi tutto, una cucina rilassante, non difficile e priva dello stress del tempo (di preparazione, di cottura e persino di consumazione).
Seconda cosa, la cucina dudeista deve essere flessibile: non è la nostra spesa che deve adeguarsi al nostro piatto, ma il contrario. Quindi aprite il frigorifero e cucinate quello che avete. Se, però, volete colpire favorevolmente la vostra Signora Molto Speciale preparando una cenetta a lume di candela e Creedence Clearwater in sottofondo, allora potete recarvi nel vicino supermercato a comprare qualcosa adatto allo scopo. Portatevi il libretto degli assegni, non si sa mai...
Oggi partiamo con un primo menu, il Menu Zero.
Come vedrete, vengono rispettate sia la Legge della Kalma che la flessibilità (perché immaginiamo che chiunque abbia questi prodotti a casa o che possa reperirli facilmente).
Parliamo di un menu completo: antipasto, primo e secondo.
Antipasto: Bruschette al pomodoro.
Prendete un po' di pane avanzato, tagliatelo a fettine e mettete le stesse su una piastra già calda. Intanto sciacquate e tagliate qualche pomodorino a cubetti e conditelo con olio, sale e qualche foglia di basilico, anche tritata. Una volta abbruscate entrambe le facce delle fettine di pane, mettetele su un piatto grande e versateci sopra i cubetti di pomodoro conditi.
Primo piatto: Pasta al burro, pepe e salvia.
Il primo piatto più dudeista che esita! Mettete a bollire l'acqua sul fuoco, quando bolle gettate un pungo di sale grosse e, un minuto dopo, il quantitativo di pasta che vi serve (se siete in due, buttate tre etti; se siete in tre, buttate quattro etti e così via...). Sulla confezione della pasta è indicato il tempo di cottura; vi consiglio di toglierla un minuto prima. Scolate la pasta, conservando un mestolo di acqua di cottura. Rimettete la pentola sul fuoco e inseriteci dentro un bel pezzo di burro e una copiosa spolverata di salvia e di pepe nero. Si scioglierà in pochissimo tempo. Ributtateci dentro la pasta e il mestolo di acqua di cottura. Girate tutto con vigoria, magari aggiungendovi del parmigiano se vi piace il formaggio.
Dopo due minuti, mettete un filo d'olio e girate ancora un minuto.
Servite e strafocatevi.
Secondo piatto: Wurstel.
C'è qualcosa di più semplice e veloce da preparare? Potreste anche buttarli nel microonde! Ma dato che siamo chef dudeisti, proviamo a cucinarli!
Sulla piastra che avete utilizzato per le bruschette metteteci dei wurstel, magari tagliati in lunghezza. Si cucineranno in pochi minuti.
Contorno consigliato: una verdura fatta alla piastra (ad esempio, fettine di zucchine o melanzane) OPPURE una lattuga condita con olio e sale (e aceto o limone, in base alle preferenze) OPPURE patatine surgelate fritte in padella (l'idea di mettersi a tagliare le patate per realizzare un contorno non va MAI presa in considerazione nella cucina dudeista).
Buon appetito, drughi!