Ciao Bud, dudeista partenopeo



"La mia filosofia di vita? Futtetenne!". 
Se non è dudeismo questo, non so cosa possa esserlo.

Si chiamava Carlo Pedersoli ed è stato il primo nuotatore italiano a scendere sotto il minuto. Per tutti, però, è stato e rimarrà Bud Spencer, l'attore dal faccione (e dal pancione) tondo e dallo sganassone rumoroso. Decise di chiamarsi così in omaggio alla Budweiser, la sua birra preferita, e a Spencer Tracy, il suo attore preferito. Ieri sera ci ha detto ciao, per sempre.
E' andato a mangiare i fagioli insieme agli angeli, a cantare le canzoni napoletane con Roberto Murolo e Pino Daniele, a ridere con Massimo Troisi, Totò ed Eduardo. Probabilmente tirerà qualche pugno con Muhammad Alì e Mario Brega, così... giusto per non perdere l'abitudine. Sicuramente vedrà le partite di NFL ripensando al suo mitico numero 63, quel Bulldozer indimenticabile per tante generazioni. E butterà un occhio anche sullo stadio San Paolo, da vecchio cuore azzurro e da napoletano fiero.

Addio Bud. Grazie per i crampi che ci hai fatto venire alle guance per le tantissime risate. Grazie per i tuoi occhi stretti e i tuoi cazzotti larghi. Grazie per il tuo Bomber (salutaci Giorgione) e per il tuo Bulldozer. Grazie per essere nato con la camicia, per essere stato sempre dalla parte degli ippopotami, per le magnate e le scazzottate con tuo fratello Trinità. Grazie, Banana Joe. Ci mancherà il tuo Piedone. E stasera mangeremo fagioli e salsicce e berremo Budweiser, in tuo onore. E un rutto ti saluterà.
"Io sono Napoletano, non italiano"

Nessun commento:

Posta un commento