Il ladro



Danny il rosso, un prete dudeista come me, una sera tornò a casa. Nel suo bel prefabbricato di legno a pochi metri dal mare. Aveva una busta di plastica. Dentro c'era un po' frutta e una birra gelata.  Cena leggera.
Quando andò per aprire la porta, notò che fosse già aperta. Entrò lentamente e un po' impaurito. C'era un ladro nell'appartamento. Il ladro lo vide e lo minaccio con una pistola, palesemente finta. Danny alzò le mani, ma notò che il ladro non aveva preso quasi nulla. Anche perché Danny il rosso non possedeva granché: costantemente in bolletta, non aveva oro o preziosi né possedeva oggetti di valore in casa. Allora Danny gli disse:
- Stai calmo, fratello. Come vedi, oggi ti è andata male. Non ho niente di valore. Se vuoi, posso darti i miei vestiti. Sono l'unica cosa decente che ho. Magari te li rivendi e ci fai qualcosa di soldi.
Il ladro non disse nulla. Ovviamente non si aspettava questa proposta da parte di Danny. Attese un po', poi accettò la proposta di Danny.
- Ok, dammi i tuoi vestiti. Mettili qui dentro.
Il ladro gli passò una borsa sportiva. Danny la prese e si avviò al suo armadio, che era già aperto. Cominciò a prendere camicie, polo, pantaloni. Metteva tutto nella borsa.
- Sbrigati, forza!
- Si si, ho quasi finito...
Danny mise la mano in fondo all'armadio. Toccò il ferro gelido della sua mazza da baseball ed ebbe un brivido. Era stato un bel Terza Base, in gioventù. Si girò con una velocità inconsueta per un dudeista e piazzò la mazza da baseball sulla capoccia del ladro, che stramazzò al suolo. Danny, con tutta la Kalma degna di un dudeista, prese due cinte e legò mani e piedi del ladro. Poi uscì sul patio e chiamò la polizia. In quel momento si ricordò che aveva qualcosa in casa che era meglio non far trovare agli sbirri, e rientrò di fretta e furia.

La morale della storia è: 
"Mai fidarsi di chi vuole regalarti qualcosa quando non te lo meriti, specie se ha giocato a baseball."

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