Una volta stavo al bowling per i fatti miei. La partita di torneo era stata posticipata, ma io ci ero andato lo stesso. Giusto per fare due tiri a freccette o a carambola, niente di impegnativo.
Comunque stavo seduto in fondo alla sala, sull'ultimo divanetto vicino all'ultima pista di bowling. Un tizio si avvicina e mi fa:
- Sei tu il prete drugo...o una cosa del genere?
Avrei dovuto mandarlo a fanculo all'istante, ma il tizio si era presentato con due belle Peroni ghiacciate in mano e due bicchieri anonimi. Si vede che qualcuno doveva averlo avvisato: mai presentarsi dal Prete senza una birra in mano.
Gli faccio cenno di sedersi. Lui si presenta dicendomi il suo nome qualunque, io gli stringo la mano senza dirgli il mio e, soprattutto, senza togliere gli occhiali da sole. Lui mi porge la birra e mi fa:
- Salute, prete...
Io sollevo la birra come per ringraziarlo del brindisi e comincio a bere direttamente dalla bottiglia. Lui invece riempie il bicchiere, manda giù un mezzo sorso frocio e incomincia a tempestarmi di domande. Siccome qualche rottinculo gli aveva detto che ero una specie di filosofo santone che riesce a trovare una soluzione per ogni cazzo e bla bla bla del genere, il tizio non faceva altro che raccontarmi la sua vita di merda e chiedermi consigli: sullavoro, sulla moglie, sula figlia.
Io sollevo la birra come per ringraziarlo del brindisi e comincio a bere direttamente dalla bottiglia. Lui invece riempie il bicchiere, manda giù un mezzo sorso frocio e incomincia a tempestarmi di domande. Siccome qualche rottinculo gli aveva detto che ero una specie di filosofo santone che riesce a trovare una soluzione per ogni cazzo e bla bla bla del genere, il tizio non faceva altro che raccontarmi la sua vita di merda e chiedermi consigli: sullavoro, sulla moglie, sula figlia.
- Insomma, prete... mi hanno detto che sei una spada in questo genere di cose. Beh, io sono tutto orecchi.
Io presi la sua birra e cominciai a versarla lentamente nel suo bicchiere. Senza dir niente. Lui mi guardava raggiungere l'orlo...e non fermarmi. La birra tracimò e cominciò a colare sul tavolo. Lui si aprì in un sorriso scostumato, senza permesso:
- Ho capito, prete. Questo è tipo la storia zen del tizio che va dal maestro e gli chiede cosa sia lo zen e allora il maestro gli riempie la tazza di thè fino a farla traboccare per fargli capire che lui non può capire lo zen fino a che sta così pieno di idee e allora...
- No, non hai capito.
La mia risposta giunse al momento giusto, interrompendo il suo soliloquio.
- Non hai capito un cazzo. Lo vedi il tuo bicchiere? Ecco, è come le mie palle: me le hai riempite talmente tanto che adesso traboccano dai boxer...
La morale della storia è:
La morale della storia è:
"Mai rivolgersi a un prete dudeista dicendo più parole di quante la bottiglia di birra che gli avete offerto può contenere."
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